Coltivare marijuana per combattere la disoccupazioneIn molti ricorderanno “L’erba di Grace”, film nel quale una dolce e gentile signora inglese di mezz’età, lasciata in un mare di debiti dal marito morto suicida, decide di risolvere i propri dissesti finanziari trasformando la propria passione per il giardinaggio in un’attività decisamente più remunerativa: avviare con l’aiuto del fidato giardiniere la produzione intensiva di marijuana da rivendere sul mercato della droga londinese.
Qualcosa di simile potrebbe accadere prossimamente in Spagna, paese che come molti altri in Europa (solo di oggi la notizia del nuovo record di disoccupazione che in Italia è del 9,2%) sta attraversando una profonda crisi economica con tassi di disoccupazione  che hanno raggiunto il 23%, il più alto della zona-Euro. In Catalogna, nel nord-est della penisola iberica, e precisamente aRasquera (Tarragona), comune rurale di sole 812 anime per lo più dedite all’allevamento del bestiame ed alla produzione di olio, il sindaco Bernat Pellisa, di concerto con la Giunta Comunale (opposizione compresa), ha deciso di puntare sulla produzione della cannabis per ridurre il debito pubblico del paesino, pari a 1,3 milioni di euro.
La stravagante trovata, cui l’assemblea consiliare ha dato ieri sera unanimemente il via, è nata circa otto mesi fa allorché il primo cittadino di Rasquera ha avviato i negoziati con l’ABCDA (Asociación Barcelonesa Cannábica de Autoconsumo), un’associazione con fini ludico-terapeutici composta de 5.000 membri che si era proposta di prendere in affitto dei terreni agricoli nel territorio comunale sui quali coltivare la “maria”. L’accordo è stato alla fine raggiunto in questi termini: alla firma del contratto per la cessione dei terreni l’ABCDA pagherà subito 36.000 euro, devolvendo poi nelle casse comunali 550 mila euro l’anno (per due anni) per la locazione dei campi, le spese giuridiche e la sicurezza del progetto. Il contratto, in scadenza il 30 settembre 2014, sarà automaticamente rinnovato se entro quattro mesi verranno creati almeno cinque posti di lavoro stabile, anche se l’ambizione è quella di arrivare a 50 nuovi impieghi.
Resta da superare un solo intoppo: se alla fine tutto si risolverà per il meglio, nel film la simpatica Grace finiva nei guai dovendosi rivolgere alla malavita perché in Gran Bretagna, così come in Spagna, la coltivazione, l’elaborazione e il traffico di droga (cannabis inclusa) è illegale. Nel caso di Rasquera l’ostacolo potrebbe essere aggirato garantendo che la coltivazione e la vendita sono diretti esclusivamente al consumo individuale e per scopi terapeutici e palliativi. Starà alla Procura Catalana decidere se ci sarà anche qui l’happy ending.
Articolo tratto dal sito http://www.aciclico.com/fatti-curiosi/in-spagna-si-coltiva-marijuana-per-combattere-la-crisi.html