venerdì 13 gennaio 2012

Nestlè propone la creazione di una BORSA MONDIALE DELL'ACQUA!!!

La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare
una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della
borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche
multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce
sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se
l’acqua venisse privatizzata.


Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque
minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…
(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:
Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo,
Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione,
Ulmeta, Vera.)


Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum
del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti,
adesso ne abbiamo uno in più.


Ovviamente i media non ne parlano.... facciamolo noi.
Allego un paio di link alla notizia.
http://www.ilcambiamento.it/acque/nestle_borsa_acqua.html
http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10859&IdModule=1

Knowledge is power
(La conoscenza è potere )

martedì 10 gennaio 2012

Basi e installazioni militari USA in Italia!!!

L'articolo proviene dal sito web http://www.iraqlibero.at

(le modifiche di layout, sono state necessarie per adattare il post al blog.)


elenco delle basi e installazioni militari degli USA in Italia
Il meticoloso lavoro di ricerca è di A.B. Mariantoni,
mentre la mappa e alcuni commenti sono tratti dal sito iraqlibero.at
Qui troverete invece un elenco delle basi militari USA intutto il mondo.
Qui troverete un articolo sulle novanta bombe atomiche che si trovano attualmente sul nostro territorio.
Si consiglia la lettura degli articoli su "Armageddon:capire l'impero americano".



Le sigle

Usaf: aviazione

Navy: marina

Army: esercito

Nsa: National security agency [Agenzia di sicurezza nazionale]

Setaf: Southern european task force [Task force sudeuropea]



Elenco per Regioni


Trentino Alto Adige

1. Cima Gallina [Bz]. Stazione telecomunicazioni e radar dell'Usaf.

2. Monte Paganella [Tn]. Stazione telecomunicazioni Usaf.



Friuli Venezia Giulia

3. Aviano [Pn]. La più grande base avanzata, deposito nucleare e centro di telecomunicazioni dell'Usaf in Italia [almeno tremila militari e civili americani ]. Nella base sono dislocate le forze operative pronte al combattimento dell'Usaf [un gruppo di cacciabombardieri ] utilizzate in passato nei bombardamenti in Bosnia. Inoltre la Sedicesima Forza Aerea ed il Trentunesimo Gruppo da caccia dell'aviazione Usa, nonché uno squadrone di F-18 dei Marines. Si presume che la base ospiti, in bunker sotterranei la cui costruzione è stata autorizzata dal Congresso, bombe nucleari. Nella base aerea di Aviano (Pordenone) sono permanentemente schierate, dal 1994, la 31st Fighter Wing, dotata di due squadriglie di F-16 [nella guerra contro la Jugoslavia nel 1999, effettuo' in 78 giorni 9.000 missioni di combattimento: un vero e proprio record] e la 16th Air Force. Quest'ultima è dotata di caccia F-16 e F-15, e ha il compito, sotto lo U. S. European Command, di pianificare e condurre operazioni di combattimento aereo non solo nell'Europa meridionale, ma anche in Medio Oriente e Nordafrica. Essa opera, con un personale di 11.500 militari e civili, da due basi principali: Aviano, dove si trova il suo quartier generale, e la base turca di Incirlik. Sara' appunto quest'ultima la principale base per l'offensiva aerea contro l'Iraq del nord, ma l'impiego degli aerei della 16th Air Force sara' pianificato e diretto dal quartier generale di Aviano.

4. Roveredo [Pn]. Deposito armi Usa.

5. Rivolto [Ud]. Base USAF.

6. Maniago [Ud]. Poligono di tiro dell'Usaf.

7. San Bernardo [Ud]. Deposito munizioni dell'Us Army.

8. Trieste. Base navale Usa.


Veneto

9. Camp Ederle [Vi]. Quartier generale della Nato e comando della Setaf della Us Army, che controlla le forze americane in Italia, Turchia e Grecia. In questa base vi sono le forze da combattimento terrestri normalmente in Italia: un battaglione aviotrasportato, un battaglione di artiglieri con capacità nucleare, tre compagnie del genio. Importante stazione di telecomunicazioni. I militari e i civili americani che operano a Camp Ederle dovrebbero essere circa duemila.

10. Vicenza: Comando Setaf. Quinta Forza aerea tattica [Usaf]. Probabile deposito di testate nucleari.

11. Tormeno [San Giovanni a Monte, Vi]. Depositi di armi e munizioni.

12. Longare [Vi]. Importante deposito d'armamenti.

13. Oderzo [Tv]. Deposito di armi e munizioni

14. Codognè [Tv]. Deposito di armi e munizioni

15. Istrana [Tv]. Base Usaf.

16. Ciano [Tv]. Centro telecomunicazioni e radar Usa.

17. Verona. Air Operations Center [Usaf ]. e base Nato delle Forze di Terra del Sud Europa; Centro di telecomunicazioni [Usaf].

18. Affi [Vr]. Centro telecomunicazioni Usa.

19. Lunghezzano [Vr]. Centro radar Usa.

20. Erbezzo [Vr]. Antenna radar Nsa.

21. Conselve [Pd ]. Base radar Usa.

22. Monte Venda [Pd]. Antenna telecomunicazioni e radar Usa.

23. Venezia. Base navale Usa.

24. Sant'Anna di Alfaedo [Pd]. Base radar Usa.

25. Lame di Concordia [Ve]. Base di telecomunicazioni e radar Usa.

26. San Gottardo, Boscomantivo [Ve]. Centro telecomunicazioni Usa.

27. Ceggia [Ve]. Centro radar Usa.


Lombardia


28. Ghedi [Bs]. Base dell'Usaf, stazione di comunicazione e deposito di bombe nucleari.

29. Montichiari [Bs]. Base aerea [Usaf ].

30. Remondò [Pv]. Base Us Army.

108. Sorico [Co]. Antenna Nsa.


Piemonte


31. Cameri [No]. Base aerea Usa con copertura Nato.

32. Candelo-Masazza [Vc]. Addestramento Usaf e Us Army, copertura Nato.


Liguria


33. La Spezia. Centro antisommergibili di Saclant [vedi 35 ].

34. Finale Ligure [Sv]. Stazione di telecomunicazioni della Us Army.

35. San Bartolomeo [Sp]: Centro ricerche per la guerra sottomarina. Composta da tre strutture. Innanzitutto il Saclant, una filiale della Nato che non è indicata in nessuna mappa dell'Alleanza atlantica. Il Saclant svolgerebbe non meglio precisate ricerche marine: in un dossier preparato dalla federazione di Rifondazione Comunista si parla di "occupazione di aree dello specchio d'acqua per esigenze militari dello stato italiano e non [ricovero della VI flotta Usa]". Poi c'è Maricocesco, un ente che fornisce pezzi di ricambio alle navi. E infine Mariperman, la Commissione permanente per gli esperimenti sui materiali da guerra, composta da cinquecento persone e undici istituti [dall'artiglieria, munizioni e missili, alle armi subacquee].


Emilia Romagna


36. Monte San Damiano [Pc]. Base dell'Usaf con copertura Nato.

37. Monte Cimone [Mo]. Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato.

38. Parma. Deposito dell'Usaf con copertura Nato.

39. Bologna. Stazione di telecomunicazioni del Dipartimento di Stato.

40. Rimini. Gruppo logistico Usa per l'attivazione di bombe nucleari.

41. Rimini-Miramare. Centro telecomunicazioni Usa.


Marche


42. Potenza Picena [Mc]. Centro radar Usa con copertura Nato.


Toscana


43. Camp Darby [Pi]. Il Setaf ha il più grande deposito logistico del Mediterraneo [tra Pisa e Livorno], con circa 1.400 uomini, dove si trova il 31st Munitions Squadron. Qui, in 125 bunker sotterranei, e' stoccata una riserva strategica per l'esercito e l'aeronautica statunitensi, stimata in oltre un milione e mezzo di munizioni. Strettamente collegato tramite una rete di canali al vicino porto di Livorno, attraverso il Canale dei Navicelli, è base di rifornimento delle unità navali di stanza nel Mediterraneo. Ottavo Gruppo di supporto Usa e Base dell'US Army per l'appoggio alle forze statunitensi al Sud del Po, nel Mediterraneo, nel Golfo, nell'Africa del Nord e la Turchia.

44. Coltano [Pi]. Importante base Usa-Nsa per le telecomunicazioni: da qui sono gestite tutte le informazioni raccolte dai centri di telecomunicazione siti nel Mediterraneo. Deposito munizioni Us Army; Base Nsa.

45. Pisa [aeroporto militare]. Base saltuaria dell'Usaf.

46. Talamone [Gr]. Base saltuaria dell'Us Navy.

47. Poggio Ballone [Gr]. Tra Follonica, Castiglione della Pescaia e Tirli: Centro radar Usa con copertura Nato.

48. Livorno. Base navale Usa.

49. Monte Giogo [Ms]. Centro di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.


Sardegna


50. La Maddalena - Santo Stefano [Ss]. Base atomica Usa, base di sommergibili, squadra navale di supporto alla portaerei americana "Simon Lake".

51. Monte Limbara [tra Oschiri e Tempio, Ss]. Base missilistica Usa.

52. Sinis di Cabras [Or]. Centro elaborazioni dati [Nsa].

53. Isola di Tavolara [Ss]. Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della Us Navy.

54. Torre Grande di Oristano. Base radar Nsa.

55. Monte Arci [Or]. Stazione di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.

56. Capo Frasca [Or]. Eliporto ed impianto radar Usa.

57. Santulussurgiu [Or]. Stazione telecomunicazioni Usaf con copertura Nato.

58. Perdasdefogu [Nu]. Base missilistica sperimentale.

59. Capo Teulada [Ca]. Da Capo Teulada a Capo Frasca [Or ], all'incirca 100 chilometri di costa, 7.200 ettari di terreno e più di 70 mila ettari di zone "off limits": poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della Nato.

60. Cagliari. Base navale Usa.

61. Decimomannu [Ca]. Aeroporto Usa con copertura Nato.

62. Aeroporto di Elmas [Ca]. Base aerea Usaf.

63. Salto di Quirra [Ca]. poligoni missilistici.

64. Capo San Lorenzo [Ca]. Zona di addestramento per la Sesta flotta Usa.

65. Monte Urpino [Ca]. Depositi munizioni Usa e Nato.


Lazio


66. Roma. Comando per il Mediterraneo centrale della Nato e il coordinamento logistico interforze Usa. Stazione Nato

67. Roma Ciampino [aeroporto militare]. Base saltuaria Usaf.

68. Rocca di Papa [Rm]. Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato, in probabile collegamento con le installazioni sotterranee di Monte Cavo

69. Monte Romano [Vt]. Poligono saltuario di tiro dell'Us Army.

70. Gaeta [Lt]. Base permanente della Sesta flotta e della Squadra navale di scorta alla portaerei "La Salle".

71. Casale delle Palme [Lt]. Scuola telecomunicazioni Nato sotto controllo Usa.


Campania


72. Napoli. Comando del Security Force dei Marines. Base di sommergibili Usa. Comando delle Forze Aeree Usa per il Mediterraneo. Porto normalmente impiegato dalle unità civili e militari Usa. Si calcola che da Napoli e Livorno transitino annualmente circa cinquemila contenitori di materiale militare.

73. Aeroporto Napoli Capodichino. Base aerea Usaf.

74. Monte Camaldoli [Na]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

75. Ischia [Na]. Antenna di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.

76. Nisida [Na]. Base Us Army.

77. Bagnoli [Na]. Sede del più grande centro di coordinamento dell'Us Navy di tutte le attività di telecomunicazioni, comando e controllo del Mediterraneo.

78. Agnano [nelle vicinanze del famoso ippodromo]. Base dell'Us Army.

80. Licola [Na]. Antenna di telecomunicazioni Usa.

81. Lago Patria [Ce]. Stazione telecomunicazioni Usa.

82. Giugliano [vicinanze del lago Patria, Na]. Comando Statcom.

83. Grazzanise [Ce]. Base saltuaria Usaf.

84. Mondragone [Ce]: Centro di Comando Usa e Nato sotterraneo antiatomico, dove verrebbero spostati i comandi Usa e Nato in caso di guerra

85. Montevergine [Av]: Stazione di comunicazioni Usa.


Basilicata


79. Cirigliano [Mt]. Comando delle Forze Navali Usa in Europa.

86. Pietraficcata [Mt]. Centro telecomunicazioni Usa e Nato.


Puglia


87. Gioia del Colle [Ba]. Base aerea Usa di supporto tecnico.

88. Brindisi. Base navale Usa.

89. Punta della Contessa [Br]. Poligono di tiro Usa e Nato.

90. San Vito dei Normanni [Br]. Vi sarebbero di stanza un migliaio di militari americani del 499° Expeditionary Squadron;.Base dei Servizi Segreti. Electronics Security Group [Nsa ].

91. Monte Iacotenente [Fg]. Base del complesso radar Nadge.

92. Otranto. Stazione radar Usa.

93. Taranto. Base navale Usa. Deposito Usa e Nato.

94. Martinafranca [Ta]. Base radar Usa.


Calabria


95. Crotone. Stazione di telecomunicazioni e radar Usa e Nato.

96. Monte Mancuso [Cz]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

97. Sellia Marina [Cz]. Centro telecomunicazioni Usa con copertura Nato.


Sicilia


98. Sigonella [Ct]. Principale base terrestre dell'Us Navy nel Mediterraneo centrale, supporto logistico della Sesta flotta [circa 3.400 tra militari e civili americani ]. Oltre ad unità della Us Navy, ospita diversi squadroni tattici dell'Usaf: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, gruppi di F-16 e F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più di 100 kilotoni l'una.

99. Motta S. Anastasia [Ct]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

100. Caltagirone [Ct]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

101. Vizzini [Ct]. Diversi depositi Usa. Nota: un sottufficiale dell'aereonautica militare ci ha scritto, precisando che non vi sono installazioni USA in questa base militare italiana.

102. Palermo Punta Raisi [aeroporto]. Base saltuaria dell'Usaf.

103. Isola delle Femmine [Pa]. Deposito munizioni Usa e Nato.

104. Comiso [Rg]. La base risulterebbe smantellata.

105. Marina di Marza [Rg]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

106. Augusta [Sr]. Base della Sesta flotta e deposito munizioni.

107. Monte Lauro [Sr]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

109. Centuripe [En]. Stazione di telecomunicazioni Usa.

110. Niscemi [Cl]. Base del NavComTelSta [comunicazione Us Navy ].

111. Trapani. Base Usaf con copertura Nato.

112. Isola di Pantelleria [Tp]: Centro telecomunicazioni Us Navy, base aerea e radar Nato.

113. Isola di Lampedusa [Ag]: Base della Guardia costiera Usa. Centro d'ascolto e di comunicazioni Nsa.


questo articolo, ospitato sul sito Kelebek, è tratto da iraqlibero.at.
Può essere riprodotto liberamente,
sia in formato elettronico che su carta, a condizione che
non si cambi nulla, che si specifichi la fonte - il sito web Iraqlibero http://www.iraqlibero.at - e che si pubblichi anche questa precisazione
Per gli articoli ripresi da altre fonti, si consultino i rispettivi siti o autori.

Leggi anche il post: IL BUSINES DELLE ARMI....ITALIANE !!!


INDIVIDUO E SOCIETÀ - La prima ed ultima libertà - Jiddù Krishnamurti

Il problema che sta di fronte a molti fra noi è se l'individuo sia semplicemente lo strumento della società, o ne costituisca il fine. Voi ed io, come individui, dobbiamo venir usati, diretti, educati, controllati, configurati secondo un certo schema dalla società e dal governo; oppure la società, lo stato, esistono per l'individuo? È l'individuo il fine della società; oppure egli è semplicemente una marionetta da istruire, sfruttare, macellare come strumento da guerra? Questo è il problema che sta di fronte a molti fra noi. È il problema del mondo; se l'individuo costituisca un meno strumento della società, balocco di influssi, da plasmare; o se la società esista per l'individuo.

Come lo risolverete? È un problema serio, non vi sembra? Se l'individuo è un mero strumento della società, allora la società è di gran lunga più importante dell'individuo. Se ciò è vero, allora dovremo rinunciare all'individualità e operare per la società; l'intero nostro sistema educativo va rivoluzionato e l'individuo trasformato in uno strumento da impiegare e poi distruggere, liquidare, togliere di mezzo. Ma se la società esiste per l'individuo, allora la funzione della società non è di costringerlo a conformarsi ad un qualunque schema, ma dargli il senso, l'urgenza della libertà. Così dovremo trovare quale delle due ipotesi sia falsa.

Come investighereste il problema? Perché è vitale: non siete d'accordo? Non dipende da nessuna ideologia, né di destra né di sinistra; e se ne dipende, allora è semplicemente questione di opinioni. Le idee nutrono sempre inimicizia, confusione, conflitto. Se dipendete da libri di destra o di sinistra, o da libri sacri, allora dipendete dalla pura opinione, sia essa di Buddha, di Cristo, del capitalismo, del comunismo o di quel che vi pare. Sono idee, non verità. Un fatto non si può mai negare; l'opinione sui fatti può negarsi. Se possiamo scoprire quale sia la verità della questione, dovremo esser capaci di agire in modo indipendente dalle opinioni. Non è dunque, necessario scartare quanto altri abbiano detto? L'opinione del politico di sinistra, o di altri leader, nasce dal loro condizionamento; perciò, se per compiere le vostre scoperte dipendete da quanto si trova nei libri, siete puramente legati all'opinione. Non è una questione di conoscenza.

In qual modo troveremo la verità rispetto al nostro problema? In base a ciò agiremo. Per trovare la verità, dovrete esser liberi rispetto a qualsiasi propaganda, il che significa poter esaminare il problema indipendentemente da qualsiasi opinione. Il compito dell'educazione consiste tutto nel ridestare l'individuo. Per constatare la verità in merito al nostro problema, dovrete essere estremamente chiari, il che significa che non potrete dipendere da alcuna guida. Quando scegliete una guida, lo fate perché siete confusi, e così anche i vostri leader lo sono, ed è appunto quanto sta accadendo nel mondo. Perciò non potrete guardare al vostro leader per trarne guida o aiuto.

Una mente che desideri intendere un problema non solo dovrà comprenderlo interamente, completamente; ma dovrà esser capace di seguirlo prontamente, perché un problema non è mai statico. Il problema è sempre nuovo, sia esso un problema di carestia e di fame, di psicologia, o di qualsiasi altro genere. Ogni crisi è sempre una crisi nuova; perciò, per intenderla, una mente dovrà sempre esser fresca, chiara, rapida nel seguire. Penso che molti fra noi si rendano conto dell'urgenza di una rivoluzione interiore, l'unica che potrà comportare una trasformazione radicale dell'esteriore, della società. È questo il problema di cui mi occupo io e tutte le persone di serie intenzioni. Come provocare una trasformazione fondamentale, radicale della società: questo è il nostro problema; e la trasformazione esteriore non potrà aver luogo senza una rivoluzione interiore. Poiché la società è sempre statica, qualsiasi azione, qualsiasi riforma venga attuata senza questa rivoluzione interiore sarà ugualmente statica; e dunque senza questa costante rivoluzione nell'intimo non vi è alcuna speranza, perché, senza di essa, l'azione esteriore diviene ripetitiva, abituale. L'effetto di una relazione tra voi ed un altro, tra voi e me, è società; e tale società diventa statica, non ha qualità vitalizzante, finché non vi sia questa costante rivoluzione intima, una trasformazione creativa, psicologica; ed è perché non esiste questa costante rivoluzione interiore che la società si irrigidisce sempre, si cristallizza, e perciò dev'essere continuamente spezzata.

Qual è la relazione tra voi e la miseria, la confusione, in voi e dentro di voi? Senza dubbio questa confusione, questa miseria, non è sorta da sola. Voi ed io l'abbiamo creata; non una società comunista o capitalista o fascista, bensì voi ed io, nei nostri rapporti l'uno con l'altro. Quel che siete dentro di voi si è proiettato fuori di voi, sul mondo; quel che voi siete, quel che voi pensate e sentite, quel che voi fate nella vostra esistenza di ogni giorno, si proietta all'esterno, e costituisce il mondo. Se siamo miserabili, confusi, caotici all'interno, per proiezione ciò diventa il mondo, diventa la società; perché il rapporto tra voi e me, tra me ed un altro è la società; la società è il prodotto delle nostre relazioni - e se le nostre relazioni sono confuse, egocentriche, meschine, limitate, nazionali, proiettiamo tutto questo e introduciamo il caos nel mondo.

Quel che voi siete, è il mondo. Così il vostro problema è il problema del mondo. Senza dubbio - non credete? - questo è un fatto semplice e fondamentale. Nei nostri rapporti con una persona o con molte sembra che, in qualche modo, si trascuri sempre questo punto. Vogliamo provocare alterazioni mediante un sistema o mediante una rivoluzione di idee e di valori fondati su un sistema, dimenticando che siamo voi ed io a creare la società, a provocare ordine o confusione a seconda del modo in cui viviamo. Perciò dovremo cominciare da vicino, cioè dovremo occuparci della nostra esistenza quotidiana, dei nostri pensieri e sentimenti e azioni quotidiane, che si rivelano nel nostro modo di guadagnarci la vita e nella nostra relazione con le idee o le fedi. Questa, non è vero? È la nostra esistenza quotidiana. Ci occupiamo della nostra sussistenza, di trovarci un lavoro, di guadagnare denaro; ci occupiamo delle nostre relazioni con la famiglia o i vicini e ci occupiamo di idee e di fedi. Ora, se esaminate ciò di cui ci occupiamo, vedrete che fondamentalmente si fonda sull'invidia, non è soltanto un mezzo per guadagnarsi da vivere. La società è costruita in modo da essere un processo di conflitto ininterrotto, di divenire ininterrotto; è basata sull'avidità, sull'invidia di chi è superiore a voi; è l'impiegato che vuol diventare direttore, il che mostra che egli non si occupa soltanto di guadagnarsi la vita, di avere i mezzi di sussistenza, ma di acquisire posizione e prestigio. Questo atteggiamento crea, naturalmente, disastri nella società, nelle relazioni; ma se voi ed io ci occupassimo soltanto della nostra sussistenza troveremmo i mezzi giusti per guadagnarcela; mezzi non fondati sull'invidia. L'invidia è uno dei fattori più distruttivi nelle relazioni fra gli uomini, perché denuncia il desiderio di potere, la lotta per una posizione, e in ultima analisi porta alla politica: l'una e l'altra sono strettamente legate. L'impiegato, quando si sforza di essere promosso direttore, diventa un fattore nella creazione di una politica di potere che conduce alla guerra: e dunque è responsabile direttamente della guerra.

Su che cosa si basano le nostre relazioni? La relazione tra voi e me, tra voi ed un altro - che è società - su che cosa si fonda? Sicuramente non sull'amore, per quanto se ne parli. Non è fondata sull'amore, perché se vi fosse amore vi sarebbe ordine, pace, felicità tra, voi e me. Ma in quel rapporto, tra voi e me, vi è una dose assai grande di cattiva volontà che assume la forma del rispetto. Se fossimo eguali, l'uno e l'altro, nel pensiero, nel sentimento, non vi sarebbe rispetto umano, non vi sarebbe cattiva volontà, perché saremmo due individui che si incontrano non come discepolo e maestro, non come un marito che domini la moglie, né come una moglie che domini il marito. Quando vi è cattiva volontà si ha una brama di dominio che fa sorgere gelosia, rabbia, passione, tutto ciò che, nella nostra relazione, crea un conflitto costante cui cerchiamo di sfuggire; e ciò produce ancor più caos e miseria.

Ora, per quanto riguarda le idee che sono parte della nostra esistenza quotidiana, dei nostri desideri e formulazioni, non sono forse esse appunto, che distorcono la nostra mente? Poiché: che cos'è la stupidità? La stupidità è conferire valori errati a quanto la mente crea, o a quanto la mano produce. Moltissimi tra i nostri pensieri scaturiscono dall'istinto di conservazione, non è così? Alle nostre idee, oh, a tantissime di esse, non si conferisce forse un significato errato, un significato che in sé non possiedono? Perciò quando crediamo in una qualche forma, sia essa religiosa, economica o sociale, quando crediamo in Dio, in un'idea, in un sistema sociale che separa l'uomo dall'uomo, nel nazionalismo e così via, senza dubbio conferiamo alla fede un significato errato, il che significa stupidità, perché la fede non unisce la gente, la divide. Così vediamo che, attraverso il modo in cui viviamo, possiamo determinare ordine o caos, pace o lotta, felicità o miseria.

Così il nostro problema, non vi pare? è se possa esistere una società statica, e nello stesso tempo un individuo nel quale si verifichi questa rivoluzione costante. Vale a dire, la rivoluzione nella società deve cominciare con la trasformazione interiore, psicologia dell'individuo. Molti di noi desiderano assistere ad una trasformazione radicale della struttura sociale. Qui sta tutta la battaglia che si sta combattendo nel mondo: provocare una rivoluzione sociale col sistema comunista o con altri mezzi. Ora, se vi è una rivoluzione sociale, è questa un'azione che riguarda la struttura esteriore dell'uomo; per quanto radicale possa essere tale rivoluzione, essa per sua stessa natura resterà statica se non vi sarà una rivoluzione all'interno dell'individuo, se non avrà luogo una trasformazione psicologica. Perciò per costruire una società che non sia ripetitiva, che non sia statica e disintegrante, una società continuamente viva, è del tutto imperativo che si abbia una rivoluzione nella struttura psicologica dell'individuo: poiché senza una rivoluzione interiore, psicologica, la mera trasformazione dell'esterno riveste ben scarso significato. Vale a dire, la società risulterà sempre cristallizzata, statica, e dunque sempre in via di disintegrazione. Qualunque sia la misura, e qualunque sia la saggezza, con cui si può promulgare una legislazione, la società si troverà sempre nel processo di decadimento perché la rivoluzione deve aver luogo all'interno, e non puramente all'esterno.

Penso sia importante comprenderlo; non sorvoliamo su ciò. L'azione esteriore, una volta compiuta, è finita, è statica; se la relazione tra gli individui, che è la società, non è il risultato di una rivoluzione interiore, allora la struttura sociale, essendo statica, assorbirà l'individuo e pertanto lo renderà egualmente statico, ripetitivo. Rendendosene conto, rendendosi conto del significato straordinario di ciò, non vi sarà questione di accordo o disaccordo. È un fatto che la società sempre si cristallizza e assorbe l'individuo; e che una rivoluzione continua, creativa, può verificarsi soltanto nell'individuo, non nella società, non all'esterno. Vale a dire che una rivoluzione creativa può aver luogo soltanto nelle relazioni individuali, che sono la società. Vediamo come la struttura della società attuale in Italia, in Europa, in America, in ogni parte del mondo stia rapidamente disintegrandosi; e lo sappiamo all'interno delle nostre stesse vite. Possiamo osservarlo non appena scendiamo in strada. Non ci occorrono grandi storici per dirci il fatto che la nostra società è in dissoluzione; e che occorrono nuovi architetti, nuovi costruttori per creare una società nuova. La struttura nuova va costruita su fondamenta nuove, su fatti e valori scoperti di fresco. Tali architetti non esistono ancora. Non vi sono costruttori, nessuno che, osservando, si renda conto del fatto che l'intera struttura va in rovina e che si trasformi dunque in architetto. È questo il nostro problema. Vediamo che la società si dissolve e si disintegra; e siamo noi, voi ed io, che dovremo esserne gli architetti. Voi ed io dovremo riscoprire i valori e costruire su basi più fondamentali, durevoli; perché se guardiamo agli architetti professionisti, ai costruttori politici e religiosi, ci troveremo precisamente nella medesima posizione di prima.

Poiché voi ed io non siamo creativi, abbiamo ridotto la società al caos; così voi ed io non siamo creativi, perché il problema è urgente; voi ed io dovremo essere consapevoli delle cause del collasso della società e creare una struttura nuova non fondata sulla pura imitazione, ma sul nostro intendimento creativo. Ora, ciò implica, non vi pare? un pensiero negativo. Il pensiero negativo è la forma più alta di intendimento. Cioè: per comprendere che cosa sia il pensiero creativo, dovremo affrontare il problema negativamente, perché un modo positivo di affrontarlo - che, cioè, voi ed io si divenga creativi per costruire una struttura nuova della società - sarebbe puramente imitativo. Per intendere che cosa stia crollando, dovremo investigarlo, esaminarlo negativamente: non in base ad uno schema positivo, ad una formula positiva, ad una conclusione positiva.

Perché la società crolla, rovina? e sicuramente lo fa. Una delle ragioni fondamentali è che l'individuo, tu, ha cessato di essere creativo. Chiarirò quel che intendo. Voi ed io siamo diventati imitativi; copiamo, sia all'interno che all'esterno. All'esterno, quando impariamo una tecnica, quando comunichiamo l'uno con l'altro a livello verbale, ovviamente dev'esservi in qualche grado un'imitazione, una copia. Io copio le parole. Per diventare ingegnere, dovrò anzitutto apprendere la tecnica, e quindi adoperarla per costruire un ponte. Nella tecnica esteriore occorre una certa dose di imitazione, di copia; quando però ve ne è all'interno, quando vi è imitazione psicologica, senza dubbio si cessa di essere creativi. La nostra educazione, la nostra struttura sociale, la nostra cosiddetta vita religiosa, sono tutte fondate sull'imitazione: vale a dire, io mi adatto ad una formula particolare, sociale o religiosa. Ho cessato di essere un individuo reale; psicologicamente, sono diventato una macchina puramente iterante; con certe risposte condizionate, siano esse quella indù, quella cristiana, quella buddista, quella tedesca o quella inglese. Le nostre risposte sono condizionate in funzione degli schemi della società, sia essa orientale oppure occidentale, religiosa oppure materialistica. Perciò, una delle cause fondamentali della disintegrazione della società è l'imitazione; ed uno dei fattori di disintegrazione è il leader, la cui vera essenza è l'imitazione.

Per intendere la natura di una società disintegrante, non è forse importante ricercare se voi ed io, l'individuo, possiamo essere creativi? Possiamo vedere che quando vi è imitazione dev'esservi necessariamente disintegrazione; quando vi è autorità è inevitabile copiare. E poiché tutta la nostra sovrastruttura mentale, psicologica, è fondata sull'autorità, occorre libertà rispetto all'autorità, per essere creativi. Non avete osservato che nei momenti di creatività, in quei momenti veramente felici di interesse vitale, non si ha senso di ripetizione, non si ha alcun senso di copia? Tali momenti sono sempre nuovi, freschi, creativi, felici. Così vediamo che una delle cause fondamentali della disintegrazione della società è l'imitazione: cioè il culto dell'autorità.

Testo tratto dal libro " La prima ed ultima libertà"

Copywrite
1954 Krishnamurti Writings, inc., Ojai , U.S.A.
1969 Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma

martedì 3 gennaio 2012

SULL' AMORE - La prima ed ultima libertà - Jiddù Krishnamurti


Domanda:
Che cosa intende per amore?

Krishnamurti: Scopriremo, mediante l'intendimento, che cosa l'amore non è, perché, essendo l'amore ignoto, dobbiamo giungervi scartando il noto. L'ignoto non potrà venire scoperto da una mente ricolma del noto. Ciò che stiamo per fare è scoprire i valori del noto, contemplare il noto; quando viene contemplato con purezza, senza condanna, la mente se ne libera; e allora sapremo che cosa sia l'amore. Perciò, è necessario accostarci all'amore negativamente, non positivamente.
Che cos'è l'amore per la maggior parte di noi? Quando diciamo di amare qualcuno, che cosa intendiamo? Intendiamo che possediamo quella persona. Da tale possesso nasce gelosia, poiché se perdo lui o lei, che cosa accade? Mi sento vuoto, perduto; e perciò legalizzo il mio possesso; tengo lui, o lei. Dal prendere, dal possedere questa persona, nascono la gelosia, la paura e tutti i conflitti innumerevoli che dal possesso scaturiscono. Senza dubbio un tale possesso non è amore: non vi pare?
Ovviamente l'amore non è sentimento. Essere sentimentali, essere emotivi, non è amore, poiché il sentimentalismo e l'emozione sono pure sensazioni. Una persona religiosa che pianga su Gesù e su Krishna, sul suo guru o su qualcun altro, è puramente sentimentale, ed emotiva. Indulge alle proprie sensazioni, il che è un processo del pensiero non è amore. Il pensiero risulta dalla sensazione, così che chi sia sentimentale, emotivo, non è possibile conosca l'amore. E ancora: non siamo noi emotivi e sentimentali? Il sentimentalismo, l'emotività, altro non sono se non una forma di auto espansione. Esser colmi di emozione ovviamente non è amore, poiché una persona sentimentale può essere crudele quando non si corrisponde ai suoi sentimenti, quando i suoi sentimenti non hanno sfogo. Una persona emotiva può essere spinta all'odio, alla guerra, al massacro. Chi sia sentimentale, pieno di lacrime per la sua religione, sicuramente non possiede amore. Il perdono è amore? Che cosa è implicito nel perdono? Voi mi insultate ed io mi risentisco, me lo ricordo; allora, in seguito sia alla costrizione che al pentimento, dico: "Ti perdono". In un primo tempo mi ricordo; poi respingo. Che cosa significa ciò? Che io resto pur sempre la figura centrale. Io resto importante, sono io che sto perdonando qualcuno. Finché sussisterà l'atteggiamento di perdonare, sarò io che sarò importante, e non l'uomo che, si suppone, mi ha insultato. Cosi quando accumulo risentimento e quindi lo rinnego, il che voi chiamate perdono, ciò non è amore. Chi ama ovviamente non ha inimicizia ed è perfettamente indifferente a tutte queste cose. La simpatia, il perdono, la relazione del possesso, la gelosia ed il timore: tutte queste cose non sono amore. Appartengono tutte alla mente, non è così? Finché la mente resta l'arbitro, non vi è amore, perché la mente arbitra soltanto mediante il possesso, e il suo arbitrato è puramente possesso in forme diverse. La mente potrà soltanto corrompere l'amore, non potrà farlo nascere, non potrà conferirgli bellezza. Si può scrivere una poesia sull'amore, ma ciò non è amore. Ovviamente non vi è amore quando non vi è rispetto reale, quando non rispettate l'altro, sia egli il vostro servo o il vostro amico. Non avete notato che non siete rispettosi, gentili, generosi con i vostri servi, con le persone che, si dice, stanno "sotto" di voi? Voi rispettate chi sta al di sopra di voi, il vostro capo, il miliardario, l'uomo che possiede un'enorme casa ed ha un titolo, l'uomo che può darvi una posizione migliore, un lavoro migliore, dal quale possiate ottenere qualcosa. Ma prendete a calci coloro che stanno sotto di voi, per loro scegliete un linguaggio speciale. Perciò ove non c'è rispetto, non c'è amore; ove non c'è misericordia, pietà, perdono, non c'è amore. E poiché la maggior parte di noi si trova in questa condizione, ebbene, noi non abbiamo l'amore. Non siamo né rispettosi né misericordiosi né generosi. Siamo possessivi, colmi di sentimentalismo e di emotività che possono prendere qualsiasi strada; uccidere, massacrare o unificarsi in base a qualche intento folle e ignorante. Cosi, come potrebbe esservi amore?
Potrete conoscere l'amore soltanto quanto tutto ciò sarà finito, soltanto quando non possiederete, quando non sarete meramente emotivi, con la vostra devozione ad un oggetto. Tale devozione è una supplica, cerca qualche cosa in forme diverse. Chi prega non conosce l'amore. Perché siete possessivi, perché perseguite un fine, un risultato, attraverso la devozione, la preghiera, il che vi rende sentimentali ed emotivi, naturalmente non vi è amore; ovviamente non c'è amore quando non c'è rispetto. Potete dirmi che nutrite rispetto, ma il vostro rispetto è per chi vi è superiore, è semplicemente il rispetto che nasce dal desiderare qualcosa, è il rispetto della paura. Se veramente sentiste rispetto, lo sentireste per gli inferiori come per coloro che chiamate i superiori; ma non avendolo, non vi è amore. Quanto pochi fra noi sono generosi, misericordiosi, quanto pochi perdonano! Siete generosi quando ciò vi conviene, siete misericordiosi quando potete aspettarvi qualche cosa in cambio. Quando tali cose scompaiono, quando tali cose non occupano più la vostra mente, e le cose della mente non riempiono il vostro cuore, allora vi è amore; e solo l'amore può trasformare la presente follia ed insania nel mondo: non i sistemi, non le teorie, né di destra né di sinistra. Amerete realmente quando non sarete invidiosi né avidi, quando nutrirete rispetto, quando sentirete misericordia e compassione, quando avrete considerazione per vostra moglie, i vostri figli ed il vostro vicino, e i vostri meno fortunati servi. All'amore non si può pensare, l'amore non si può coltivare, l'amore non si può praticare. La pratica dell'amore, la pratica della fraternità, resta pur sempre nell'ambito della mente, e perciò non è amore. Quando tutto questo è giunto a termine, nasce l'amore, e solo allora saprete che cos'è l'amore. Dunque l'amore non è quantitativo, ma qualitativo. Voi non dite: "amo tutto il mondo"; ma quando saprete come amare una sola persona, saprete come amare tutti. Ma poiché non sappiamo come amare una sola persona, il nostro amore per l'umanità è fallace. Quando si ama, non è questione di uno o di molti; vi è soltanto l'amore. Soltanto quando vi è amore tutti i nostri problemi potranno risolversi, e soltanto allora potremo conoscerne la beatitudine e felicità.

Testo tratto dal libro " La prima ed ultima libertà"

Copywrite
1954 Krishnamurti Writings, inc., Ojai , U.S.A.
1969 Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma

25 Aprile 2020 ore 17:00 Riprendiamoci la nostra libertà!

Con questo grido invitiamo tutti coloro che vogliono essere LIBERI! Liberi di andare dove gli pare come da costituzione, che non vogliono ...